lunedì 31 maggio 2010

Cose successe durante la mia "latitanza" e mazzancolle insesamate

Durante il mio periodo di "latitanza" sono successe due cose: la prima è che Francy mi ha assegnato in un colpo solo tutti questi premi




La seconda è che sono entrata anch'io a far parte de "Il Bloggatore" come forse avete già potuto notare dal bannerino.

Tornando invece ad argomenti culinari (poi tornerò a raccontare la vacanza) ieri ho fatto un po' di esperimenti e uno di questi sono le mazzancolle insesamate (beh se col pane si dice impanate..).
Sono semplicissime da fare, davvero basta la pazienza per pulire le mazzancolle.

Ingredienti (per 2)
400g di mazzancolle surgelate
sesamo

Procedimento
Scongelare le mazzancolle, pulirle lasciando però attaccata la codina, passarle nel sesamo e appoggiarle infine su una teglia ricoperta di carta da forno. Un filo d'olio e dritte in forno a 200° per una decina di minuti.
Noi le abbiamo mangiate come secondo ma anche come aperitivo, antipasto, fingerfood sono più che adatte.

Devo ringraziare mio papà per aver prima piantato e poi raccolto il prezzemolo che lui stesso ha messo per decorare il piatto per la foto (sto contagiando anche lui a furia di fotografare tutto cosa mangiamo per metterlo sul blog :-D)


mercoledì 26 maggio 2010

Vacanza primo giorno: Vicenza (ville)

Chiedo scusa a tutti per questi 20 giorni di assenza, ringrazio chi è passato per un saluto, chi mi ha assegnato premi e chi si è unito come sostenitore. Come ho scritto a risposta ai vostri commenti nell'ultimo post ai primi del mese io e mio papà ce ne siamo andati in vacanza! Ho ritardato ad aggiornare proprio perché volevo pian piano raccontarvi il nostro "giretto" però non avevo ancora avuto il tempo di sistemare le foto e riordinare le idee.
Il primo giorno del nostro "Grand Tour" è stato a Vicenza. Siamo partiti alle 5.15 che cominciava a piovere, ci siamo fatti tutto il viaggio con pioggia/smette pioggia/smette, una sosta per la colazione e poco prima dell 11 eccoci a Vicenza che posiamo la valigia in albergo.

Arrivati poi in centro siamo andati prima all'ufficio del turismo e poi a fare quattro passi lungo la via principale. Ritorniamo in albergo per sistemarci (prima non era ancora pronta la camera) aspettando anche che vengano le 15 ora in cui potremmo visitare le ville, guardando un opuscolo vedo che però Villa Da Schio fa orario continuato ed essendo abbastanza vicina alle altre due ville che intendiamo visitare andiamo. Per andare a Costozza passiamo in punti in cui la notte il fiume era straripato... mmm.. tira una brutta aria.. riusciremo a tornare a casa in macchina e non a nuoto?? Di questa villa si possono visitare solo gli esterni e il bellissimo giardino, si entra da un'enoteca a fianco "La botte del covolo" dove si fa il biglietto e si riceve la mappa del giardino (anche se noi abbiamo avuto una guida speciale) per fortuna ha smesso di piovere e un po' di sole ci accompagna, così come un simpatico gatto bianco e nero (la guida, appunto) lungo il giardino. Il micio ci ha raggiunti appena entrati, fatto il giro con noi, fermandosi e ripartendo quando lo facevamo noi, mettendosi in posa quando ci siamo fatti un autoscatto, e rientrando come noi al termine del giro.. simpatico eh?
A questo punto è giunta l'ora e ci dirigiamo a Villa Capra detta "la rotonda" che essendo mercoledì è visitabile anche dentro! Questa villa l'ho studiata a scuola e nei vari documenti trovati sui libri e su internet, forse per questo a dire il vero mi ha "un po' deluso" non mi fraintendete, è bellissima ma forse perché mi è mancato l'effetto sorpresa, forse le troppe limitazioni nella visita, o forse l'estrema antipatia dei due signori rispettivamente all'ingresso e al bookshop.. è mancata la magia...

Usciti, seguendo le indicazioni del ragazzo (stavolta gentile e sorridente) della sorveglianza, siamo arrivati tramite il sentiero a piedi fatto sorpassando una comitiva in gita scolastica, e quindi con un polmone collassato, a Villa Valmarana "ai nani". Ecco qui è tutta un'altra musica, in primo luogo per l'organizzazione: infatti all'ingresso un addetto chiede la lingua parlata e porge un guida che accompagna stanza per stanza alla visita prima della foresteria e poi della villa, entrambe stupende affrescate da Giambattista e Giandomenico Tiepolo, vi state chiedendo perché la villa si chiami "ai nani"? Narra la leggenda che una principessa nana fu rinchiusa nel preesistente castello, circondata da servitori nani, per far sì che non sapesse della sua deformità. Ma un giorno un bellissimo principe penetrò con il suo cavallo nel giardino e fu visto dalla principessa che, per il dispiacere si gettò dalla torre. I nani che erano al suo servizio, per punizione, furono pietrificati e posti sul muro di cinta. Curioso eh?
Comunque finita la visita alla villa, siamo rientrati in albergo, ci siamo preparati e tornati in centro a Vicenza, abbiamo mangiato in un posto carino "al pestello" dove abbiamo gustato bigoi al ragù d'anatra e un trittico di baccalà. La cucina vicentina ci è piaciuta molto! Dopo cena abbiamo fatto un giro per la città per farci un po' di foto "by night". Verso le 22, stanchi dopo la levataccia, il viaggio e il gironzolare, siamo rientrati in albergo e ci siamo messi a nanna!

giovedì 6 maggio 2010

Esattamente un anno fà..

.. a quest'ora precisa, cominciava la mia avventura con la nascita di questo blog.
Sono soddisfatta: è partito piano piano per condividere le foto con gli amici, poi la prima ricetta, l'ingresso nel mondo dei blogger, le amicizie virtuali e tante storie che si intrecciano, è bello!
Con cosa festeggiamo il mio primo blogcompleanno? MMmm.. che ne dite di fragole con il gelato in coppa di lingua di gatto?


Allora per la coppetta di lingua di gatto vi rimando qui solo che questa volta bisognerà fare dei dischetti un po' grandi e appena fuori dal forno appoggiarli su una coppetta rovescita per dar la forma facendo attenzione che non si rompano come a me!
Le fragole sono semplicemente condite con zucchero e limone.
Per il gelato alla vaniglia:
1 uovo intero
2 tuorli
150g panna
250g latte
125g zucchero
1 pizzico di vaniglia

Sbattere l'uovo e i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungere la panna e il latte aromatizzato con la vaniglia, mischiare bene e poi.. beh.. lasciare che la gelatiera faccia il suo lavoro! Io faccio sempre così, metto tutti gli ingredienti a freddo senza bollire, pastorizzare o altro e il risultato a noi piace molto ;-9!
Ah io non ho messo la panna montata sopra perchè non mi piace ma.... penso ci stia proprio bene!

lunedì 3 maggio 2010

Rotelline fredde

Buongiorno e buon inizio settimana a tutti, oggi un'idea veloce veloce, definirla ricetta mi sembra esagerato: le rotelline fredde! Ottime in diverse occasioni della stagione calda dall'antipasto, all'aperitivo e perchè no? anche una merenda! La cosa è semplice si prende il pane da tramezzini, si spiana un po' con il mattarello, si mette quello che più piace all'interno, si arrotola, si stringe bene con la stagnola, si lascia raffreddare un po' di ore in frigo e poi si tira fuori e si serve tagliato a fette.. nienete di più facile!

Nella foto potete vedere a partire dal centro: tonno e mayò, pomodoro mozzarella e origano, mayò fesa di tacchino e insalata!
A essere sincerla la foto è dell'anno scorso e ritirandola fuori mi è venuta una voglia di mangiarle.. beh la stagione è all'inizio provvederò quanto prima ;-)
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